VILLA MOGLIA
- URBEX AMENTES
- 26 feb 2019
- Tempo di lettura: 1 min
Benvenuti a Villa Moglia Appena si arriva sul posto si intuisce subito che ci sarà molto da esplorare. Cercando un pò su internet scopro che la dimora è di circa 6138 m2 circondata da un parco di quasi 30000 m2.
La storia della Villa in breve.
Tutto iniziò con Ercole Turinetti che agli inizi del 1600 su quei terreni costruì una filanda, con annessa coltivazione di gelsi.
Fù del nipote ,Giuseppe Maurizio, l’idea di costruire una villa attorno alla fabbrica, il quale non ebbe eredi, facendo così cadere la villa in uno stato di abbandono. Nell’800, il Conte Federici, un patrizio genovese, l'acquistò per capriccio, e subito dopo la regalò ad un suo faccendiere di umili origini. Questi, senza denaro e incapace di gestire un edificio così grande, lo svuotò completamente, vendendo tutto il possibile.
Verso la metà del ‘900 venne in parte ristrutturata e occupata dai Salesiani, che la tramutarono in un centro per novizi missionari, ma anche loro poco dopo l'abbandonarono. Negli anni ’70 la villa entrò a far parte del patrimonio del Comune di Torino. Venne emesso un bando per la concessione a enti o associazioni che se ne potessero assumere il restauro e la gestione, ma nessuno apprezzò l’offerta; nel 2007 l’imponente costruzione entrò a far parte dei diciannove edifici del Fondo Città di Torino. La villa è veramente maestosa e altrettanto pericolosa. Anche se in parte è stata ristrutturata, sta venendo giù un po alla volta. Nonostante ciò è veramente affascinante. Vi invitiamo a visitarla ma con la massima cautela. URBEX AMENTES
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